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Patti (Tyndarium et Pactarum urbs nobilissima et magnanima) è un comune di 13.460 abitanti della provincia di Messina. È situato a circa 52 km a ovest di Messina ovest e 165 a est di Palermo.
La denominazione della città deriva dal greco Ἐπακτήν (presso le acque, fra le acque, sulla sponda). Alla luce dei recenti scavi e degli studi consequenziali, l'origine della città si può fare risalire all'VIII secolo a.C.
Importante e ricco di monumenti il centro storico, che mantiene intatto il tessuto viario medievale. Sono ancora visibili i resti della terza cinta muraria (XIV secolo) una delle sei porte dello stesso periodo ed una porta della seconda cinta (XI secolo). Numerosi i musei, le chiese e i palazzi, che racchiudono opere d'arte del Serpotta, del Gagini, del Catalno, del Novelli etc.
Nel territorio di Patti si trovano i resti dell'antica Tyndaris (IV secolo a.C.) con il famoso teatro greco; nel centro cittadino quelli della villa romana (III secolo d.C.); di una vasta necropoli con tombe a grotticelle in c. da Monte (X-VIII secolo a.C.). In contrada San Cosimo sono stati rinvenuti reperti risalenti al XXII-XX secolo a.C. e due necropoli: una del IX secolo a.C. con tombe a grotticelle, ed un'altra con tombe a cappuccino sul limitrofo monte della vigna. Inoltre è interessata da presenze archeologiche tutta la zona a valle del nuovo ospedale (Acquafico).
I recenti restauri nella Chiesa di Sant'Ippolito e nella Cattedrale hanno permesso di portare alla luce resti di chiese forse antecendenti al periodo bizantino. Nella Basilica Cattedrale (X secolo), nella cappella barocca in marmo policromo di S. Febronia, vi è il sarcofago rinascimentale di Adelasia del Monferrato, moglie di Ruggero d'Altavilla e madre di Ruggero II, primo re di Sicilia. La Regina, dopo il disastroso matrimonio con Baldovino di Gerusalemme, volle ritirarsi a Patti dove visse gli ultimi anni della sua vita e morì nel 1118.
Rinomata località turistica, ha 12 km di costa interamente balneabili formati da sabbie, faraglioni e grotte; Patti è famosa anche per le ceramiche sia d'arte sia d'uso e per la riserva naturale orientata di Marinello. Dai palazzi del centro storico si gode l'armonioso pamorama della riviera di ponente del golfo di Patti, mentre dalla frazione Sorrentini (500 m s.l.m.) lo sguardo spazia su tutto il golfo e sui monti fino all'Etna.
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